Riguardo ai criteri di scelta delle edizioni delle opere rosminiane da digitalizzare, le due unità di ricerca si sono date previamente alcuni criteri filologici generale che vale la pena considerare. In primo luogo, abbiamo cercato di capire quali criteri siano stati seguiti dai curatori delle opere dell’Edizione Nazionale e Critica – non sempre uniformi per tutte le opere – e poi ci siamo mossi di conseguenza, considerando che non possiamo giovarci delle annotazioni e correzioni che Rosmini ha lasciato manoscritte sulle ultime edizioni che ha licenziato e di cui non si è potuto tenere conto per ulteriori edizioni, Rosmini vivente. Consideriamo anche il fatto che non sempre il manoscritto rosminiano coincide con l’opera pubblicata, anche per via di eventuali modifiche volute da Rosmini stesso appena prima della pubblicazione dell’opera. Ci siamo dovuti, quindi, attenere al testo nella forma voluta dal filosofo di Rovereto e riprodotta effettivamente a stampa, Rosmini vivente. Questo è un criterio filologico di ordine generale a cui non abbiamo inteso derogare, fatta eccezione per la Teosofia, in quanto pubblicata postuma e pure inserita, per la sua straordinaria importanza, tra le opere da digitalizzate. Questo criterio generale (criterio 1), oltre a essere coerente dal punto di vista filologico, consente di dare maggiore originalità alla piattaforma, distinguendola dall’Edizione Nazionale e Critica che rimane un punto di riferimento inaggirabile per chiunque intenda accostarsi scientificamente alla ricerca sulle opere di Rosmini.
Un secondo criterio riguarda l’esclusione di tutte quelle edizioni di opere rosminiane – come, ad esempio, nel caso della Psicologia –, uscite dopo la morte dell’autore e nelle quali l’editore sia intervenuto per rivedere e attualizzare l’italiano. A partire da questo criterio (criterio 2), abbiamo inteso di fare riferimento al testo più aggiornato al volere di Rosmini e alle sue eventuali revisioni (edite prima della morte). Prendendo di nuovo a esempio il caso della Psicologia e tenendo conto dei criteri 1 e 2, appena descritti, si è scelto di digitalizzare la prima edizione dell’opera. Non possiamo, infatti, come si è osservato in precedenza, avvalerci di revisioni manoscritte che non siano state inserite in edizioni a stampa, Rosmini vivente.
Un terzo criterio riguarda le opere postume, come la Teosofia, che saranno digitalizzate seguendo sempre il testo della prima edizione (criterio 3).